5° Tappa: Elementi di particolare interesse
Vigneti del Nosiola
Stiamo parlando dell’unico vitigno a bacca bianca del Trentino e i vigneti di questa zona beneficiano del clima tipicamente mediterraneo grazie all’influenza del Lago di Garda e al passaggio dell’Ora, il vento che dal Lago soffia verso l’entroterra. Da questi filari i vignaioli della Valle dei Laghi producono la Nosiola e il celebre Vino Santo, presidio Slow Food. Quest’ultimo è un passito che nasce dall’appassimento degli acini di Nosiola lasciati sulle cosiddette “arele” (graticci) da metà settembre fino alla torchiatura e spremitura durante la Settimana Santa. È legato a questo prodotto l’appuntamento annuale, che precede appunto la Pasqua, con “DiVinNosiola”, manifestazione promossa dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino Doc che punta proprio a valorizzare il territorio tra degustazioni, cene a tema, visite speciali e trekking tra i vigneti.
Calavino
Il paese di trova alle base occidentale del Monte Bondone e si sviluppa prevalentemente lungo il torrente che scende da Lasino, La Roggia. La Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta risale all’XI secolo. All’inizio del XVI secolo la famiglia Madruzzo ampliò sia la navata sia il presbiterio, aggiunse un pronao alla facciata e edificò la propria cappella familiare, abbellita da affreschi attribuiti a Fogolino. Ci furono poi altre aggiunte nei secoli successivi e numerose opere di restauro di decorazioni a stucco, affreschi e tele. La Chiesa dei Santi Mauro, Grato e Giocondo, che risale al 1400, sorge in località Cornion, sul tragitto che da Calavino porta alle Sarche, ed è dedicata a tre santi protettori delle campagne.
Sentiero della Roggia di Calavino
Si tratta di un itinerario davvero suggestivo, nel quale si fondono peculiarità culturali, storiche e naturalistiche. Seguendo il corso della Roggia si trova traccia di come questo elemento abbia modellato anche i paesaggi umani, consentendo la fiorente attività di botteghe e laboratori a Calavino fino al XIX secolo. A livello paesaggistico, il percorso regala scorci mozzafiato, scendendo nella stretta Gola dei Canevai dove l’acqua gioca tra cascate e cascatelle prima di immettersi nel Lago di Toblino.